Le cicogne sono un gruppo di uccelli marini di piccole e medie dimensioni appartenenti alla famiglia dei petrelli(Procellariidae). Si dividono in tre generi (Puffinus, Calonectris e Procellaria).
Il genere Calonectris si suddivide in quattro specie: Calonectris leucomelas, Calonectris diomedea, Calonectris edwardsii e Calonectris borealis , comunemente noto come Cory’s Shearwater o Cagarro in portoghese.
Il cagro si riproduce a Madeira, nelle Azzorre e nell’arcipelago di Berlengas in Portogallo e nelle isole Canarie in Spagna. Le Azzorre ospitano più del 75% dell’intera popolazione di Cory’s Shearwater.
Incontro con le tortore di Cory (Cagarro)
Le Azzorre ospitano la maggior parte dei siti di nidificazione di questi uccelli, che vengono ogni anno in primavera per riprodursi. Sono famosi e riconoscibili per i loro buffi richiami che ricordano il pianto di un bambino o, a volte, di una persona che parla a vanvera con voce acuta.
Le smeraldine rimangono nel loro nido per tutta la primavera e l’estate, finché i loro pulcini non sono abbastanza cresciuti per tentare i primi voli. Ed è qui che sorge il problema. Questi uccelli utilizzano la luce delle stelle per orientarsi, in modo da sapere in che direzione si trova l’oceano. I pulcini inesperti lasciano il nido per iniziare a esplorare il mondo e quindi sono spesso distratti e fuorviati dai fari della strada e/o dalle luci delle auto, finendo nella direzione sbagliata e spesso schiantandosi a terra.
Il problema è che il Cagarro, essendo un uccello marino, non sa decollare da terra, ma è in grado di volare solo se si stacca da una scogliera o dall’acqua! Così il povero sfortunato uccello finisce a terra, immobile, completamente disorientato e spaventato, con il risultato di essere attaccato da cani e gatti o di morire di fame.
Ogni anno centinaia di Cagarros si arenano in questo modo ed è per questo che la campagna SOS Cagarro è stata creata da volontari con il patrocinio del governo delle Azzorre. Ogni anno, dal 1° ottobre al 15 novembre, ogni isola delle Azzorre dà il via alla campagna organizzando passeggiate notturne per catturare e poi liberare nell’oceano il maggior numero possibile di Cagarros spiaggiati, e chiedendo alla popolazione di fare lo stesso distribuendo scatole di cartone da usare come gabbia temporanea.
Come salvare un Cagarro (Cory’s Shearwater)
Se trovate un Cagro spiaggiato a terra (cosa piuttosto comune durante la campagna SOS Cagro), ecco cosa dovete fare: Avvicinatevi delicatamente all’animale con una coperta (e dei guanti, se possibile, perché possono tentare di mordere perché sono spaventati), mettete la coperta sull’uccello e poi afferratelo delicatamente – non si muoverà – quindi mettetelo nella scatola SOS Cagarro (o in un’altra scatola) e lasciate la scatola in un luogo tranquillo e chiuso della vostra casa (come un garage o un ripostiglio) per la notte.
Assicuratevi di praticare dei piccoli fori nella scatola (se usate la vostra) in modo che l’uccello possa respirare. Lasciatela lì per la notte, l’uccello molto probabilmente rimarrà fermo senza fare rumore.
La mattina dopo, basta prendere la scatola e portare l’animale al punto SOS Cagarro più vicino, dove i volontari si prenderanno cura dell’animale per poi liberarlo il prima possibile nell’oceano.
Se non siete ancora sicuri di cosa fare o non potete farlo da soli per qualsiasi motivo, potete chiamare il numero verde o inviare un’e-mail al gruppo di volontari.
800 292 800
Solo quest’anno sono stati salvati e liberati con successo più di 6.000 Cory’s Shearwaters, grazie al lavoro incessante dei volontari e all’aiuto di locali e stranieri.
Come recita il motto di SOS Cagarro “Salva um Cagarro, faz um amigo!”. (Salva un Cagro, fatti un amico)